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NON COMPANY

NON Company

La parola è il suono della carne, un suono incarnato, la carne è la danza dell’universo

L’Essere viene da ciò che si sente, ed il sentire è il processo della mia danza. Mi presento: sono Alessandro Pintus danzatore, coreografo e docente di danza, faccio parte della prima generazione di danzatori Butoh italiani. Ho iniziato ad interessarmi alla danza Butoh a partire dal 1996 come risultato di una approfondita ricerca teatrale.

Prima ancora ero un maratoneta, uno di quelli che preferisce continuare a correre invece che fermarsi al traguardo. Abebe Bikila, il maratoneta etiope vincitore delle olimpiadi romane del 1960, è stato, indirettamente, un grande maestro di vita. Per 25 anni della mia vita ho solo corso, corso senza curarmi del traguardo, solo la strada, il paesaggio attorno, il momento, il processo. Indosso quel paesaggio come un costume, sotto la pelle. Lo cucio attentamente, punto per punto, attimo per attimo. Sono un artigiano, così come lo era mia nonna, sarta, quando aveva la mia età.

Ho studiato Butoh in Europa e soprattutto in Giappone dove mi sono recato più volte per approfondire la ricerca, lavorando con gli insegnanti giapponesi più rappresentativi: Min Tanaka, Masaki Iwana, Kazuo e Yoshito Ohno, Akira Kasai, Akiko Motofuji, Ko Murobushi.

Ho realizzato una serie di assolo, parte dei quali presentati in rassegne e festival italiani ed esteri. Il desiderio di approfondimento della formazione mi ha portato a viaggiare in tutto il mondo, ad indagare a fondo la storia del corpo e della danza tra i diversi popoli: Francia, Scozia, Inghilterra, Spagna, Grecia, Turchia, Israele, Giappone, Stati Uniti, Senegal.

Già da diverso tempo esercito intensa attività didattica in tutta Italia per la formazione di giovani danzatori, con workshop intensivi residenziali e laboratori annuali. In particolare a Roma conduco il laboratorio “Attraverso il Butoh“, che quest’anno giunge al suo decimo anniversario.

In questi anni ho maturato una ricerca artistica totalizzante, che coinvolge la storia, le esperienze, le memorie individuali e che muove lo sguardo verso le proprie radici, prendendomi la responsabilità di contestualizzare il lavoro sul corpo e facendolo fiorire da elementi intimi e non acquisiti superficialmente. Così facendo ho potuto incontrare una danza più autentica dalla quale è scaturita la trilogia “S’Ard”, dedicata appunto alla mia terra d’origine, la Sardegna.

Sono fondatore, di NON Company un progetto di danza, che esiste a Roma dal 2000. NON Company è un alleanza prima che una compagnia, una comunione d’intenti più che un gruppo, una impeccabile promessa e non una alternativa. Auto – finanziato ed orgogliosamente esule da ogni tipo di sovvenzione.

La comune necessità di investigare il significato recondito della danza e del corpo oggi, attraverso la diretta esperienza personale e l’approfondita indagine delle radici della nostra cultura, ha permesso di avviare un network di collaborazione tra artisti e danzatori. animato da mero desiderio di ricerca e reciproco scambio. NON Company auspica una trasformazione delle aspettative inerenti l’illusione della “libertà del corpo”, in questo confuso presente contemporaneo.

NON Company è qualcosa che NON è, almeno NON ancora. Un incontro, un avvenimento inatteso, un affamato desiderio. Le possibilità comprese in un foglio bianco. La manifestazione dell’ invisibile tocco dello spirito della danza, che NON può essere fissata in quanto espressione mutabile e imprevedibile della vita. Una compagine di NON-danzatori nata da un’incontro tra corpi danzati.