Primario

HIEROS GAMOS – 3° e 4° Studio per Divine Delizie

 

Rassegna: “NIENTE DI PRESENTABILE

Giovedì 7 Aprile ore 21.30

Forte Fanfulla – Via Fanfulla da Lodi 5 – Roma

e

ZTL REMIX

Venerdì 29 Aprile ore 22:30

Angelo Mai – Via delle Terme di Caracalla, 55a

Ideazione e Regia: Alessandro Pintus

Danza: R. Zanobi, E. Angeli, R. Romano,

M. Gaeta Pantusa, A. Curci, V. Signore

Musiche originali: Gabriele Quirici (Perceptual Defence)

Co-produzione: Associazione Orma Fluens e Associazione Faticart (no profit)

Terzo e quarto esperimento di una serie di studi coreografici che condurranno alla futura realizzazione della performance corale “Divine Delizie” prevista per Giugno 2011. Lo studio “Hieros Gamos” è inteso come “miniatura coreografica”, un breve momento di ricerca in cui i danzatori si abbandonano ad una esplorazione della danza ancora ad uno stadio embrionale, opportunamente stimolati dalla musica dal vivo di Gabriele. Hieros Gamos è il “matrimonio sacro” tra l’uomo e il divino il cui scopo è quello di rinnovare la vita umana, animale e vegetale, sulla terra. Un “rito di fertilità primaverile”, che vuole simboleggiare la fecondazione di Madre Terra che porterà i suoi frutti in autunno.

Alessandro Pintus, fondatore di NON Company e del laboratorio “Attraverso il Butoh” (che nel 2011 festeggia il suo decennale), conduce i suoi allievi attraverso un percorso di ricerca di nove mesi da Ottobre 2010 a Giugno 2011. Una lunga “gestazione” il cui esitò sarà la genesi di una performance di danza Butoh, liberamente ispirata all’opera più famosa del pittore fiammingo Hieronymus Bosch, il “Giardino delle delizie”.

“Voglio avere delle ali, un guscio, una scorza, una proboscide, soffiare fumo, attorcigliarmi, scompormi, essere ogni cosa, esalarmi con gli odori, svilupparmi come le piante, scorrere come l’acqua, vibrare come il suono, brillare come la luce, acquattarmi sotto ogni forma, penetrare in ogni atomo, scendere fino al fondo della materia, essere la materia”, un corpo vero, autentico, necessariamente presente e consapevole (A. Breton)

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